Le travi composte acciaio-calcestruzzo nascono negli anni Sessanta in Inghilterra e presuppongono un collegamento tramite "legame meccanico" tra la soletta in calcestruzzo e la struttura in acciaio.
L'integrazione tra questi due materiali permette di sfruttare al massimo le caratteristiche di resistenza e i comportamenti meccanici di entrambi, con notevoli vantaggi per la costruzione.
Creando, infatti, un legame tra questi due materiali, lo scorrimento relativo (che si avrebbe qualora non esistesse una connessione meccanica) diminuisce ed essi lavorano in maniera ottimale: il calcestruzzo è sollecitato in compressione mentre la trave in acciaio si trova intensione, evitando le instabilità.
In questo modo si incrementa sia la resistenza che la rigidezza del profilo, che può essere scelto tra quelli in commercio che meglio si adattano alle necessità strutturali e architettoniche del progetto.
Questi sistemi possono essere utilizzati in tutte le tipologie di edificio, ma sono particolarmente indicati per costruzioni multipiano (come per esempio i parcheggi, gli uffici o opere speciali).
Analogamente alla realizzazione di travi composte acciaio-calcestruzzo, possono essere realizzati pilastri, anche con profili differenti: negli edifici multipiano in particolare, questa soluzione contribuisce da un lato alla resistenza al fuoco della colonna (il profilo in acciaio è interamente rivestito in calcestruzzo), dall'altro favorisce il trasferimento dei carichi verticali, rendendo più stabile la struttura e permettendo la riduzione sia della sezione dei pilastri sia del loro numero.
Il rivestimento di profili in acciaio con il calcestruzzo non solo ne aumenta la resistenza al fuoco, ma garantisce prestazioni ottimali in particolare in zone sismiche.